A settembre il Nido riprende vita dopo la pausa estiva, si ri-incontrano le colleghe, le famiglie e i bambini che abbiamo salutato a luglio, e la struttura si risveglia pronta per vivere un nuovo anno insieme.
La prima settimana viene dedicata ai bimbi che hanno già frequentato negli anni passati, così da offrire loro la possibilità di ritrovarsi in un ambiente conosciuto con le proprie educatrici, di ri-iniziare dolcemente.
Il primo incontro con i genitori dei nuovi iscritti è sempre arricchente. Da parte loro c’è la voglia e la paura di iniziare questo percorso, di conoscere l’educatrice alla quale affidare il loro bambino e con la quale il bambino vivrà un importante percorso di crescita. Spesso su nostro invito arrivano in coppia, mamma e papà; arrivano carichi di entusiasmo, hanno voglia di raccontarci il loro bambino, delle cose meravigliose che fa e di quanto somigli all’uno o all’altra. Per i genitori avere la possibilità di vivere le prime tappe di vita del loro bambino diventa un modo per ripensare alla storia di loro figlio/a, dalla nascita ad oggi. Per noi è l’occasione per avere una fotografia del bimbo che andremo ad accogliere, fatta attraverso le parole dei genitori. La narrazione della storia di vita del piccolo che entrerà al Nido ci permette di entrare in punta di piedi nella sua vita, di conoscerlo a poco a poco. Ed è anche un modo per sciogliere ansie e paure che i genitori proiettano in questo percorso.
Il colloquio con l’educatrice che si prenderà cura del loro bambino è un momento molto delicato: attraverso una conoscenza reciproca si gettano le basi per un passaggio di consegne e di fiducia.
L’attenzione dell’educatrice è rivolta alla mamma e al papà che ha di fronte. Quando loro hanno ultimato il ritratto del bambino, sarà lei che brevemente spiegherà come si svolge l’ambientamento, quanto dura e qual è il materiale da portare. Affrontare questo tema partendo da un punto di vista ‘pratico’ aiuta i genitori a organizzare le settimane future, dando la possibilità ai più ansiosi di prendere le distanze dal tema della separazione che questo percorso comporta, mentre per coloro che sono più razionali di programmarlo nei dettagli.
Maria Montessori parla di ambientamento e non d’inserimento. Come quando si mette a dimora una pianta nella terra si prepara il terreno e si crea l’humus adatto ad ospitarla, così al Nido Montessori genitori e bambini vengono accolti in un ambiente pensato per loro. Pensato per i bambini da 0-3 anni, che si possano muovere in totale libertà, spinti dai loro bisogni e necessità che sono simili per questa fascia d’età, ma specifici per ciascuno di loro. E per i genitori: trovano qui lo spazio di accoglienza e confronto per affrontare questo percorso.
La separazione è infatti un’esperienza impegnativa che richiede molte energie a tutti gli attori coinvolti: bambini, genitori ed educatori.
Buon inizio a tutti!
MANUELA MARUCA – Psicologa e mamma di tre bambini. Coordina il Nido Montessori T. Sarti Strada a Ossona (Milano) ed è formatrice Montessori. Ha seguito la formazione con Arno Stern e ha dato vita al Clos lieu della Scuola Montessori Villa Clara Vigliani di Candelo (Biella).