Attenzione

Le parole di Maria Montessori
Questi tempi di misure restrittive imposte dal diffondersi del coronavirus sono anche tempi di relazione preziosa fra genitori e figli. Orsa propone alle famiglie e alle persone interessate alcuni spunti di riflessione utili  tratte dai libri di Maria Montessori.

 

Che cos’è l’attenzione?

Con frequenza gli adulti lamentano il fatto che i bambini siano distratti, che non tengono a mente le cose che noi diciamo loro, che non prestano attenzione alle nostre indicazioni. E spesso diciamo che non sono capaci di ascoltare

Ma è veramente così?

In realtà, quante volte noi adulti siamo rimasti sorpresi dalla straordinaria capacità di attenzione dei bambini? Quante volte abbiamo creduto che non avesse sentito e che fosse distratto per poi sentirlo ripetere le cose che abbiamo detto?

Il fatto è che i bambini fin da piccolissimi sono capaci di una grande attenzione e non ci deve ingannare il fatto che i suoi modi di manifestarla sono molto diversi da ciò che normalmente ci aspetteremmo.

Occorre perciò capire che cosa dobbiamo intendere per attenzione.

In primo luogo, per attenzione in linea generale intendiamo la capacità di selezionare gli stimoli provenienti dall’ambiente (o anche all’interno di sé) e di mettere in atto i meccanismi che permettono di tenere attiva la vigilanza per “immagazzinare” le informazioni che raccogliamo. In altre parole, prestiamo attenzione quando ci concentriamo su uno o pochi stimoli rispetto ai molti che gli organi di senso registrano. L’attenzione è dunque una selezione.

In secondo luogo, l’attenzione non è che la premessa di una disposizione della mente più profonda che è la concentrazione. Per quanto queste due parole siano vicine, una certa differenza c’è: la concentrazione è un’autoregolazione della mente che si focalizza per un certo tempo su un determinato oggetto, una situazione, un problema. Per concentrarci tuttavia abbiamo bisogno di un punto di partenza, di un inizio, che è appunto l’attenzione.

In terzo luogo, conseguentemente, l’attenzione richiede uno stimolo esterno che catturi la mente e che la inviti a concentrarsi (che è come dire a conservare prolungatamente l’attenzione). Ciò che perciò è interessante per noi è che l’attenzione deriva da uno stimolo che proviene dall’esterno, e questo significa che, in relazione al bambino piccolo, l’adulto può in certa misura stimolarla e pilotarla preparando l’ambiente in modo opportuno, offrendo gli oggetti più adatti e predisponendo le condizioni sensoriali giuste.

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Maria Montessori aveva iniziato da giovane medico a lavorare con bambini che avevano gravi compromissioni ed è per questo che ha considerato l’attenzione come un elemento fondamentale per aiutare la mente del bambino a partire. È anche essenzialmente per questo motivo che con raffinatissima e meticolosissima cura ha preparato alcuni materiali che potessero divenire un prezioso aiuto al bambino. Nella consapevolezza che l’attenzione è la premessa fondamentale per l’apprendimento ha preparato in modo rigoroso i materiali che verranno a costituire il suo “Metodo” allo scopo di agevolare l’attenzione e la concentrazione come premessa indispensabile per l’apprendimento.

Secondo Maria Montessori, l’adulto ha il compito di intercettare il “punto di cristallizzazione” che si presenta quando il bambino è pronto e aderisce liberamente a volentieri all’esperienza, che trova pronta nell’ambiente, pronta per essere messa alla prova e sulla quale polarizza l’attenzione. Maria Montessori racconta uno dei primi casi in cui le era capitato di osservare questo fenomeno: aveva osservato una bambina che aveva ripetuto quarantaquattro volte lo stesso esercizio senza lasciarsi distrarre dalle cose che facevano gli altri bambini. Queste osservazioni la porteranno a dire che tali libere esperienze hanno lo scopo della formazione interiore che il bambino costruisce in assoluta autonomia ed in rapporto con se stesso. Evidentemente, perché questo avvenga, il bambino, lasciato libero nella sua attività, “deve trovare qualcosa di organizzato in rapporto diretto alla sua organizzazione interiore che sta svolgendo per leggi naturali”.

A cura della Direzione Pedagogica di Orsa

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Per chi volesse saperne di più: Borghi B.Q. (2019). Montessori dalla A alla Z. Lessico della pedagogia di Maria Montessori. Trento: Erickson.