Lasciamo la parola a Francesca, che coordina un nido a Milano: “Al nido quest’anno, come sempre per la verità, abbiamo cercato di dare ai bambini e alle bambine la possibilità di esplorare e conoscere attraverso l’attività della mano. Abbiamo creato spazi e momenti in cui oggetti, materie, materiali e forme, si concretizzavano in attività educative in cui il bambino trovava interesse e concentrazione, scoprendo come è fatto il mondo attraverso l’uso delle mani”.
Aprire e chiudere, infilare e sfilare, selezionare, stringere, afferrare ed estrarre, tutto quello che fa la mano è interessante e anche un po’ difficile. E i bambini e le bambine hanno proprio bisogno di trovare nell’ambiente attività che siano interessanti e un po’ difficili, così possono focalizzarsi sul funzionamento delle cose e anche, o soprattutto, sule loro capacità di agire sul mondo per trasformarlo e capirlo.
Le mani permettono all’essere umano di conoscere, afferrare, capire, insomma di vivere nell’ambiente in maniera attiva e intelligente, è per questo che al nido si propongono spesso delle attività che richiedono l’esercizio della motricità fine della mano, della coordinazione occhio-mano e della capacità di concentrarsi.
I bambini più piccoli esplorano e capiscono che la materia assume modi e forme differenti. I più grandi si perfezionano nella motricità, iniziano a ragionare nell’area della logica matematica e si preparano ad utilizzare la mano per disegnare e poi anche scrivere (alla fine della scuola dell’infanzia).