Sempre più spesso si parla di proposte culturali che permettano ai bambini di vivere il legame con la tradizione da cui provengono le generazioni passate, legate alla terra e al lavoro manuale piuttosto che all’informatica e al digitale. Le occasioni che al nido ci fanno avvicinare i bambini a questo passato, prossimo ma a volte ormai del tutto scomparso, possono essere molte, ma non sempre emergono da un contesto reale. E così, se una volta era naturale assentarsi dalla scuola durante i giorni di raccolta (dell’uva, degli agrumi, delle castagne, ecc.) per stare con i nonni, con i genitori e poi concludere l’esperienza con una festa difronte a cibi che rinsaldavano i legami e la convivialità, oggi queste attività, soprattutto per i bambini del nido, sono poco o per niente accessibili. Così in alcuni nidi si provvede a organizzare delle esperienze educative che riproducono la dimensione cognitiva e relazionale di ciò che una volta era un’esperienza sociale concreta e immersa nelle relazioni produttive e umane. Il momento dell’autunno è un momento particolare (come la primavera e l’inizio dell’estate d’altronde) per progettare degli eventi sulla raccolta o sulla conservazione e preparazione dei cibi.
Presso un nido comunale di Siracusa abbiamo provveduto ad organizzare una giornata dedicata alla vendemmia, giornata che ha ricorrenza annuale ed è molto sentita e partecipata sia dai bambini che dalle famiglie. Anche quest’anno la vendemmia del nido è stata un’ottima occasione per vivere un’esperienza ludica e di apprendimento, attraverso una stimolazione sensoriale completa a forte connotazione operativa/emotiva, in un clima di partecipazione e collaborazione che ha favorito l’autonomia nel fare dei bambini e delle bambine. Accanto alla vendemmia abbiamo voluto proporre una castagnata, e, per aiutare i bambini a creare un quadro di riferimento sensoriale e cognitivo, prima della giornata in questione abbiamo proposto dei momenti di esplorazione relativi all’uva e alla castagna. L’aspettativa della giornata è stata creata parlando di ciò che sarebbe successo e illustrando ai bambini con un linguaggio semplice ma corretto gli elementi principali della vendemmia. Abbiamo poi allestito la preparazione all’ambiente con i materiali necessari, dall’abbigliamento adatto (da contadino potremmo dire) alla raccolta e pigiatura dell’uva.

Ogni momento è stato importante per sperimentare la cooperazione e le sue regole, abbiamo giocato ed esplorato ma anche rispettato gli altri e le cose, lavorato per un fine comune, collaborato nel fare, ci siamo aiutati. Così in un pomeriggio di caldo tepore autunnale i bambini e le bambine di tutte le sezioni, ricoprendo i ruoli di vendemmiai, si sono divertiti a raccogliere l’uva dai tralci, per poi pigiarla a piedi nudi, e raccoglierne il succo.


La pigiatura è stata un momento estremamente interessante per tutti, la motricità dell’azione è stata accompagnata da risate gioiose e puro divertimento.
Sull’attività dell’autunno vedi anche Autunno, Signori!