Nella stanza della paglia

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In questa foto potete vedere la Stanza della Paglia di un nido di Orsa. La stanza della paglia nasce dell’esperienza dello Strandgut di Ute Strub, fisioterapista tedesca che è stata allieva di Elfriede Hengstenberg e di Emmi Pikler.

Lo Strandgut (la cui traduzione dal tedesco è cose portate dal mare), è un locale sito nella periferia di Berlino che la Strub ha dedicato ai bambini dai 6 mesi ai 14 anni, ed è composto da tre ambienti: la stanza della sabbia, la stanza della paglia, e l’ufficio di Ute.

La stanza della sabbia è pensata per favorire l’esercizio della motricità fine, ossia delle mani; la stanza della paglia invece vuole favorire lo sviluppo della motricità di grande settore, ovvero dell’equilibrio e del movimento di tutto il corpo. In queste due stanze i bambini hanno la possibilità di coniugare le molteplici possibilità che derivano dal movimento, esplorando elementi della natura e avendo l’opportunità di raggiungere una forma di concentrazione che non è raggiungibile se non nel movimento. L’ambiente creato nelle due stanze permette al bambino di agire guidato dal proprio interesse, dal proprio “progetto interiore”, in completa libertà e autonomia. Unica regola all’interno dell’atelier: la sabbia rimane nella stanza della sabbia e la paglia nella stanza della paglia.

Nella stanza della paglia, oltre alla paglia, sparsa a terra e raccolta in covoni, si trovano una lunga asse di legno unita a due sgabelli alle estremità con delle corde, che diventa una ‘seduta a dondolo’, un grande piano basculante su cui salire o far salire gli oggetti/personaggi e che suggerisce giochi di equilibrio, e la scala/spalliera sul grande ‘letto’ di paglia; paglia da lanciare, sentire, portare, cucinare,…
Ci sono anche delle carriole di legno cariche di morbidi scampoli di tessuti e di pom-pon di lana, appesi anche al soffitto con degli elastici: “I bambini hanno bisogno, a questa età, di lanciare gli oggetti; sta a noi adulti offrire loro cose che non siano pericolose da lanciare“.

Le foto che segueno ritraggono la Stanza della Paglia allestita in un nido montessoriano di Orsa: i bambini e le bambine del Nido e della Casa dei Bambini giocano con tutto il corpo, si sperimentano correndo, arrampicandosi, trasportando, lanciando …

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Le loro espressioni trasmettono lo stato di profondo benessere e concentrazione che vivono a contatto con un elemento così attivante e stimolante sul piano motorio ma anche sul piano sensoriale: la paglia è profumata e frusciante, gli steli sono cedevoli e flessibili ma pungono, i covoni sono leggeri ma molto resistenti e duri, mentre i mucchi di paglia sparsa obbediscono agli spostamenti che i bambini gli impongono, allargandosi o ammucchiandosi, diventando così colline, coperte o gallerie.

In questa stanza le bambine e i bambini entrando in contatto con la paglia vivono un’esperienza per loro insolita, ma che li accomuna al vissuto e ai giochi dei nostri antenati contadini, che da bambini con la paglia nutrivano gli animali, si facevano giacigli, ci giocavano.

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Link:

http://spielraum-strandgut.de/

Daria Trombacco, La Stanza della sabbia, in Momo-Mondo Montessori, rivista pedagogica, # 5, 2016 (leggilo qui https://issuu.com/fmi.momo/docs/momo5sing)

http://www.fondazionegualandi.it/strangut